Una sconfitta preventivabile per valori e profondità del roster, ma che per come è maturata lascia addosso un leggero amaro in bocca.
Napoli resta in partita a lungo sul parquet di Venezia, mostra segnali incoraggianti, ma paga ancora una volta alcuni passaggi a vuoto che finiscono per indirizzare il risultato.
Vediamo gli Up & Down di giornata:
UP ⇑
Carattere oltre il punteggio
Venezia prova a spaccarla più volte, Napoli no.
Resta agganciata, non si scioglie, recupera per ben tre volte i break dei lagunari, gioca con dignità in un campo dove tanti crollano prima mentalmente che tecnicamente.
Bolton, faro anche quando il tiro non entra
Percentuali altalenanti, ma leadership costante.
Tiene in piedi l’attacco, si prende responsabilità e non si nasconde nei momenti di maggiore pressione.
Simms e Croswell, presenza vera
Fisicità, energia e impatto concreto. Simms regge l’urto sotto canestro senza farsi spostare, Croswell porta intensità e lavoro sporco.
Non risolvono la partita, ma danno sostanza e tengono Napoli dentro il match più di quanto dica il tabellino.
Difesa a tratti credibile
Quando alza l’intensità e accetta i cambi, Napoli dimostra di poter stare nel livello della partita.
Non è continuità, ma è un segnale.
DOWN ⇓
Terzo quarto, solito spartiacque
Rientro dagli spogliatoi ancora una volta fragile.
Venezia scappa lì, Napoli insegue. Una dinamica che inizia a diventare un tema più che un episodio.
Attacco statico nei momenti chiave
Palla ferma, poche letture secondarie, soluzioni prevedibili.
Quando il talento individuale non basta, manca un piano B.
Rotazioni corte sotto pressione
Quando l’intensità sale, le alternative si riducono.
Il peso dei minuti si sente, i falli sono un handicap e alla lunga presentano il conto.
Willy Caruso è ancora un pesce fuor d’acqua
Niente da fare, nemmeno a Venezia ha lasciato il segno.
Pochi i suoi minuti in campo (complice una gran prestazione di Croswell), ma Napoli ha disperatamente bisogno del suo contributo.
⸻
Ora serve trasformare i segnali in certezze: la prossima partita della Guerri, domenica 28 con Cantù, ci dirà se questa sconfitta è solo un passaggio o l’ennesimo campanello.
