Dario Dreznjak

Ve la ricordate la storia di Pistoia spauracchio degli azzurri? Rivoltatela come un vecchio calzino e avrete la Dinamo Sassari, l’avversaria “perfetta” per il Napoli Basket nell’ultima Serie A 2023-24.
Una vittoria netta sull’isola alla prima giornata (90-111), che corroborò l’esaltante partenza dei partenopei, un altro successo al ritorno, in aprile, con la Gevi che conquistò coi sardi (88-79) una delle tre vittorie fatte registrare nel disastroso post-Coppa Italia (3/10).

Kaspar Treier

Domani a mezzogiorno cabala e precedenti conteranno zero, e ci mancherebbe altro, ma tornare con la mente a quella sfida del PalaSerradimigni, a quel 1° ottobre 2023, chiarisce in maniera netta quello che la Gevi aveva allora, e non ha (ancora) oggi. Un’identità di squadra.

Quella Napoli, al netto dei nomi, aveva equilibrio, regole e gerarchie (che poi ha fatto fatica a modulare e sviluppare con il passare delle giornate, ma questa è un’altra storia), questa è ancora alla ricerca di tutti e tre tra ritardi di condizione e difficoltà di adattamento.
Problematiche che hanno zavorrato anche l’avvio di stagione del Banco di Sardegna, che ha perso la prima in casa con Scafati e poi ne ha presi 25 a Milano alla seconda uscita.

Al comando della truppa isolana c’è Michal Sokolowski (17 punti con il 60% dal campo), che in estate ha respinto le offerte di rinnovo partenopee per firmare alla Dinamo, mentre tra i rookies pescati sul nercato quello che ha avuto l’approccio migliore è stato Brian Fobbs, scorer di talento che ne ha messi 24 ad Assago. La variabile? Eimantas Bendzius, un veterano che Sassari e il nostro torneo ritrovano dopo un anno di stop. Con Halilovic può formare una coppia di lunghi solida e di grande esperienza.