Avremmo potuto dare i Numeri
(non sarebbe neanche stata la prima volta)
E invece no.

Perché la matematica non è mai stata né sarà mai il mio mestiere, e dopo 5 minuti di calcoli mi sono ritrovato disarmato in un film di Nolan.
E perché a questa Gevi, a questo punto della stagione, conviene guardare ad una partita alla volta.
A quella di domenica con Trento nel caso specifico, uno “spareggio” a tutti gli effetti che potrebbe corroborare le chance playoff della squadra di Milicic, oppure cancellarle in un colpo solo.
Tocca vincere per restare in corsa, e sarebbe meglio farlo con uno scarto di 8 punti per ribaltare il 101-94 del 23 dicembre e guadagnare un vantaggio per un ipotetico arrivo a 2. Anche perché in un arrivo a 3, o a 4…. No.

Markel Brown (ph. Iasenza)

Battere la Dolomiti Energia dunque, squadra tosta che quest’anno ha vissuto di robuste fiammate (vinte 9 delle prime 13 partite giocate e 3 delle ultime 4) e di profondi silenzi (8 sconfitte in 9 giornate tra la 13^ e la 21^ ), ma che si è ritrovata in questo rush finale grazie all’ottimo impatto dell’americano Mooney e ad un’identità importante. Rotazioni lunghe ed equilibrate per coach Galbiati, che sabato scorso con Tortona ha schierato 10 uomini dando 20’ al 19enne Niang, e che può contare su tanti potenziali protagonisti dal folletto americano Kamar Baldwin ai tiratori Hubb ed Alviti.

A Napoli serviranno concentrazione e pazienza sin dalla palla a due, bisognerà provare a controllare ritmo e rimbalzi e magari sfruttare i mismatch. Il resto lo faranno come sempre le percentuali di tiro e la capacità di limitare nervosismo e frenesia in una gara che potrebbe valere una stagione. O quasi.