Il rischio di scoppiare c’era. La Gevi dopo 5 sconfitte di fila era sull’orlo di una crisi di nervi. Un girone di ritorno disastroso stava mettendo a repentaglio la reputazione di una squadra nata sotto una buona stella che in generale ha un qualcosa di magico. La vittoria della Coppa Italia è stato un momento speciale, un’emozione unica ed un traguardo straordinario, ma non dà credito illimitato.

Il NapoliBasket stava trasferendo ai propri tifosi vibes negative, soprattutto analizzando le ultime sconfitte. Nervosismo, approssimazione e guerra agli arbitri erano le chiavi sbagliate di questo segmento di stagione. La sconfitta di Varese il punto più basso della stagione. La squadra sembrava ormai allo sbando ed anche il più ottimista dei tifosi non immaginava una reazione tipo quella vista.

Owens (ph. Olivetti)

Contro Sassari invece si sono rivisti alcuni principi di gioco che hanno fatto grande questa Gevi. Difesa molto più sul pezzo ed in attacco l’extrapass ha preso il sopravvento rispetto a quel frustrante accontentarsi di sparacchiare dall’arco senza muovere la palla. Ora a tre partite dal termine della serie A il NapoliBasket può tornare a sperare. Molto dipenderà ovviamente dalla sfida contro Trento di domenica prossima. Un crocevia importante. All’andata la squadra di Milicic perse di 7. Vincere sarebbe il massimo, vincere ribaltando la differenza canestri ancora di più.

I play off sarebbero la classica ciliegina sulla torta, difficilissimi da raggiungere, però crederci fino alla fine testimonierebbe la forza di una squadra che ormai tutti avevamo dato per scoppiata. Reagire non è da tutti, invertire il trend ancora più difficile. Però questi ragazzi hanno dimostrato di tenerci, anche innalzando il livello di tensione durante la settimana. Crederci non è un obbligo, ma sarebbe bello chiudere in bellezza.