Momenti.
La Gevi ne vive uno complesso, probabilmente il più difficile della sua stagione: lo dicono i risultati recenti, cinque sconfitte nelle ultime sei partite, lo ribadisce la classifica, che domani sera potrebbe vedere gli azzurri fuori dalla zona playoff per la prima volta dall’inizio del campionato, e lo ha confermato anche Pedro Llompart in settimana auspicando calma e fiducia.

Milano è invece reduce da quella che potrebbe essere stata la settimana più importante della sua, di stagione: le vittorie a Monaco (mercoledì) e con il Fener (ieri sera) hanno infatti rimesso l’Armani in corsa per il decimo posto, che varrebbe il Play In di Eurolega e darebbe un’altra dimensione all’annata meneghina fin qui assai avara di soddisfazioni.

Questo il punto delle SITUAZIONI, il quadro emozionale, che dice sempre tanto ma non tutto, e che spesso e volentieri nel nostro splendido sport viene ribaltato che neanche Borghese a 4 ristoranti. Napoli tra l’altro ha già schienato l’Olimpia al PalaBarbuto nel vernissage di inizio ottobre e l’ha poi sorpresa e sconfitta contro ogni pronostico nella finale di Coppa Italia di poco più di un mese fa.
Questa volta però sarà decisamente più difficile, e chi spera di trovare una Milano stanca o distratta dalla sua campagna europea (giovedì prossimo tornerà in campo a Kaunas per un altro spareggio) resterà deluso. Giusto aspettarsi invece una EA7 carica e determinata a pareggiare i conti dopo l’atroce delusione di Torino. Napoli, dal canto suo, è ben consapevole che la strada per i playoff non passa certo per Assago ma per Fuorigrotta, dove da qui alla fine ospiterà 3 delle sue principali contender (Trento, Sassari e Scafati), e potrà affrontare il big match con la leggerezza di chi non ha nulla da perdere. Non è poco, potrebbe non essere abbastanza.