Una sconfitta che brucia e cambia le carte in tavola. Pistoia è la bestia nera del NapoliBasket ed espugna dopo un supplementare – meritatamente – la Fruit Village Arena. Escluso l’exploit di Torino in Coppa Italia la Gevi in campionato nelle ultime sei ne ha perse 5 e questo dato è pericolosamente preoccupante.

I play off sono ancora alla portata, ma questa squadra sembra distratta, incostante. Al netto dell’involuzione di Zubcic, che sta giocando una pallacanestro al di sotto delle sue possibilità bisogna capire le motivazioni ed eventualmente intervenire.

Tomislav dove sei?

Tomislav Zubcic (ph. Olivetti)

Focus su Zubcic. Un problema più mentale che fisico. Tomislav è stato il migliore nei primi due mesi della stagione, ma ora il suo peggioramento è sotto gli occhi di tutti. Le percentuali al tiro sono crollate, anche se questo non è un problema. L’ala croata sembra svuotata a livello di energia e questo è un problema, in più è troppo nervoso. I suoi conflitti con gli arbitri indispettiscono il trio in grigio e questo alla lunga si paga. A proposito degli arbitri contro Pistoia voto al di sotto della sufficienza.

Markel Brown è incappato in una gara storta, mentre Pullen ed Ennis quando decidono di innescare le marce alte sono uno spettacolo. Peccato che lo fanno solo a corrente alternata. La Gevi vive e muore con il suo tiro da tre e la difesa feroce.

Markel Brown (ph. Olivetti)

Quando manca una di queste due opzioni la sconfitta è dietro l’angolo. E contro l’Estra le percentuali da tre sono state ridicole (8/38 21%). Brown contro Pistoia ha giocato un match solo normale, ci ha messo intensità ma il suo piano gara è andato storto e questo lo ha reso protagonista negativo soprattutto analizzando l’ultimo possesso della gara dove Brown ha avuto un approccio troppo morbido contro Moore che mette la penetrazione ad una manciata di secondi dalla fine dell’overtime regalando ai suoi la vittoria.

Il calendario è tosto e la sconfitta contro la Pistoia è un campanello d’allarme da non sottovalutare. E domenica prossima c’è Milano