Sono passati 70 giorni, sembra ieri, o al massimo l’altroieri. Scherzi del calendario asimmetrico che ripropone Tortona-Napoli sette giornate dopo la gara d’andata al PalaBarbuto. Era il 30 dicembre, esordivano Markel Brown e Walter De Raffaele sulla panca piemontese, e gli azzurri dovettero vincerla due volte, rimontando e venendo a loro volta rimontati.

Zubcic, top scorer nel match di andata (ph. Olivetti)

Settanta giorni dicevamo, la Bertram ci ha messo dentro 5 vittorie su 6 prima della pausa per la Coppa Italia risalendo rapidamente la classifica, la Gevi quella Coppa l’ha vinta.
Ora si ritrovano in quello che è a tutti gli effetti uno scontro diretto in chiave playoff, che sarebbero il grande sogno dei partenopei e l’obiettivo minimo per Derthona, che dopo la semifinale scudetto dello scorso anno era attesa dalla definitiva consacrazione. E invece si è smarrita disperdendo risorse nella sua prima, storica, campagna Europea e pagando a carissimo prezzo incidenti di percorso come l’infortunio di Dowe e la “fuga” di Daum.
Oggi però la Bertram è tornata in corsa e soprattutto ha ritrovato una sua identità precisa. Il resto c’era già, giocatori di prima fascia come Ross e Weems, un gruppo italiano lungo e incisivo e una rotazione ad 11 (con tanto di americano di riserva in tribuna) che offre a De Raffaele molteplici soluzioni tattiche ed altrettanti assetti.

Sarà big match, una partita da vincere a tutti i costi per i piemontesi che non possono permettersi ulteriori passi falsi, un interessante banco di prova per gli azzurri che di fatto potranno giocarsela senza particolari pressioni.