La consegna della Coppa alla Curva è stato un gesto bellissimo. Sul parquet di Torino l’impresa sportiva è stata tutta della Gevi, però riconoscere meriti a chi ha sempre sostenuto ed è stato vicino alla squadra da sempre è un atto di grande rispetto.

Il popolo del PalaBarbuto è passionale ed innamorato e la Coppa Italia la sente sua, quasi quanto i giocatori e la società. Vedere la Coppa tornare a Napoli un tuffo al cuore. Mi sono commosso anche nell’ammirare le foto dove la Coppa passa dai protagonisti di oggi a quelli di ieri. Maione e Morena immortalati sorridenti con De Nicolao e l’argenteria appena conquistata mi fanno tornare alla mia bell’époque, a quel bellissimo 2006, un anno che sarà difficile da dimenticare. Oggi è cambiato tutto. 18 anni sono un’eternità ma le emozioni sono le stesse.

Markel Brown

Il NapoliBasket veniva da tre sconfitte consecutive in campionato e tornare alla vittoria era fondamentale. Contro Treviso è stata una battaglia ed anche per questo i meriti si moltiplicano. Ormai la Gevi è una realtà consolidata ed il trionfo alle Final Eight ha dato spessore ad un progetto che non può essere confinato alla kermesse della InAlpi Arena. Napoli deve inseguire i playoff e la vittoria contro la NutriBullet è stata preziosa.

Gli arbitri non mi sono piaciuti perché hanno innervosito i protagonisti in campo da una parte e dall’altra. Alla fine un merito particolare va attribuito a Markel Brown. Mi fanno impazzire i suoi occhi della tigre. Uno sguardo deciso, feroce e contagioso. L’ex Varese sa trascinare i compagni e le vittorie arrivano anche grazie a lui. In più con la striscia aperta di tiri liberi Markel è entrato nel libro dei record della nostra serie A, il suo 16/16 contro Treviso è la migliore prestazione degli ultimi 22 anni. Al 12mo posto assoluto.

Una piccola soddisfazione per un giocatore che ormai è diventato il barometro di questa Gevi.