Gli americani la chiamano Madness. E’ la follia che contraddistingue da sempre il Torneo NCAA, che mette in un tabellone ad eliminazione diretta 68 squadre universitarie e nel giro di un mese (March, marzo) contraddistinto da grandi storie, eccezionali imprese e clamorose sorprese ne tira fuori una, la vincitrice.

Da noi tocca accontentarsi di un week end lungo, dal mercoledì alla domenica, ma in quanto a storie, imprese e sorprese le Final Eight di Coppa Italia non hanno mai deluso le aspettative, sia in passato che negli ultimi anni.

Il presidente della Legabasket Gandini con la Coppa Italia

Un esempio “numerico”? Cinque vincitrici diverse nelle ultime sei edizioni, con buona pace del duopolio che sta dominando il campionato. Il bello è tutto nella formula, la partita secca riduce notevolmente il gap tra corazzate e cenerentole (vincetele voi 3 partite in una serie playoff contro Milano e Bologna…) e regala possibilità e ambizioni a tutti.

L’anno scorso ha vinto Brescia, che aveva staccato l’ultimo biglietto disponibile con 14 punti e un record negativo (7-8), e che si presentò poi al PalaAlpitour sull’onda di 6 (sei) sconfitte consecutive.

Questo per dire, o ribadire, che alle Final Eight si resetta tutto, si ricomincia daccapo. Potrà e dovrà farlo anche Napoli, che a Torino al primo turno incrocerà proprio la Germani, capolista da poco passata trionfalmente sui legni del PalaBarbuto.

Giovedì non conterà, e non conteranno gli ultimi 3 ko rimediati in campionato dagli azzurri. Conteranno l’approccio mentale alla partita e le percentuali al tiro, e conteranno le prestazioni, ma soprattutto conterà la capacità di questa Gevi di compiere un ulteriore passo avanti nel suo modo di giocare.

Forse toccherà mediare ancora una volta con le rigide regole di coach Milicic (è già successo dopo il ko di Trento), ma Napoli a questo punto della stagione deve portare la sua pallacanestro su nuove frequenze, trovare nuove soluzioni. E ritrovare i suoi campioni, troppo intermittenti nelle ultime settimane. Solo così potrà tornare a divertirsi e a divertire, a Torino e in giro per l’Italia.