Una sconfitta che ci sta. Tutto nella norma.

Vincere a Bologna è una cosa che capita raramente. Fortunatamente è successo l’anno scorso e quei due punti hanno fatto la differenza nella conquista della salvezza del Napolibasket. Quest’anno la Virtus ha battuto nettamente la Gevi sia a Napoli che a Bologna com’era già scritto in sede di pronostico. Il divario è stato subito evidente anche se a tratti si poteva sperare nella rimonta, purtroppo le possibilità si sono dimostrate minime.

Napoli ha lottato, se l’è giocata ma alla fine è venuta fuori la differenza sostanziale. Sinceramente mi aspettavo qualcosa in più da parte di qualche giocatore di Milicic. Zubcic doveva essere più aggressivo e determinante. Il suo è un livello di eccellenza, invece si è eclissato contro una big di questo torneo, invece sarebbe stato bello dimostrare il suo valore anche contro la squadra di Banchi. Anche Owens poteva fare di più, c’è da dire comunque che la fisicità che mette sotto canestro la Segafredo è impressionante e si poteva prevedere la sofferenza di Tariq.

Uno stress test non superato. Non si è ancora raggiunto il livello delle squadre strutturate per vincere tutto, ma questa considerazione è abbastanza scontata. La Virtus in Eurolega è una corazzata e la Gevi non ha ancora quella sostanza. Fortunatamente sabato sera si gioca al PalaBarbuto dopo due trasferte consecutive ed il calendario ha fatto un regalo agli uomini di Milicic. Brescia a pochi giorni dalla sfida dei quarti alle Final Eight ci farà capire quali possono essere le ambizioni di una squadra che rende meglio quando difende duro ed in attacco è sfrontata e senza timori.

Ritrovare la giusta impertinenza può colmare alcuni gap oggettivi. Napoli ci ha abituati a sognare, e sognare è troppo bello per fermarsi proprio adesso.