Markel Brown (ph. Luca Olivetti)

Dieci vinte su sedici, tre successi consecutivi arrivati dopo quattro delusioni di fila. La Gevi può considerarsi salva e con un biglietto già staccato per le Final Eight di Coppa Italia. Napoli è una bellissima realtà della nostra serie A e tecnicamente è una squadra che riesce sempre a migliorarsi e non rimanere mai uguale a se stessa. La netta vittoria contro Pesaro è solo una conferma di questo ragionamento. Milicic sta facendo un ottimo lavoro, mentre la società ha voglia di crescere e mettersi in gioco.

L’inaugurazione della nuova sede a viale Gramsci è un bel segnale. I soci vogliono investire, coinvolgere e rafforzarsi. La presa di Markel Brown è la giusta esemplificazione di questo tipo di atteggiamento. Llompart e Dalla Salda hanno affrontato il problema che si era posto con l’infortunio di Jaworski in modo lucido e tempestivo. In più hanno fatto un’ottima presa. Brown è giocatore solido, ha testa e migliora i compagni sia in attacco che in difesa. Da quando è arrivato solo vittorie, e non è una casualità.

Napoli era una squadra buona, le vittorie arrivavano e l’organizzazione già c’era. Ma alla prima difficoltà l’impressione che si potesse sciogliere come neve al sole e che si potessere rivivere qualche fantasma del recente passato si palesava in modo più o meno diretto. La vecchia Gevi (quella prima del fallo di Gentile su Jaworski) aveva qualche piccolo problema di personalità. Una squadra equilibrata, organizzata, con il suo crazy. Tutto bello però la percezione che mancasse qualcosa si percepiva. A guardarla al microscopio si notava che non c’era il go-to-guy. Non c’era il leader. Ora invece c’è. Markel Brown aiuterà il NapoliBasket a vivere una stagione ricca di soddisfazioni. Ne sono sicuro!