Otto punti (4-5) Cremona, che al netto di due assenze pesantissime sei giorni fa ha fatto un figurone al PalaBarbuto impegnando Napoli fino all’ultimo minuto, otto punti Pistoia, che domenica scorsa ha espugnato Assago rimontando 14 punti all’Olimpia di Ettore Messina.
Sarebbero neopromosse, e se googlate qua e là alla ricerca dei ranking di preseason le troverete collocate quasi ovunque tra il 14’ e il 16’ posto, come principali candidate alla retrocessione. I pronostici li sbaglia solo chi li fa, diceva Brera, e comunque non volevamo sottolineare quello che oggi pare proprio un diffuso errore di valutazione, quanto piuttosto che quell’opinione trasversale tra gli addetti ai lavori aveva delle basi.
Soprattutto se parliamo dei toscani, che l’anno scorso hanno conquistato una promozione tanto sorprendente quanto meritata e che dalla A2 si sono portati ben sei giocatori (i confermati Saccaggi, Della Rosa, Wheatle, Del Chiaro e Varnado più Ogbeide, che giocava a Rimini) cui hanno aggiunto tre rookie assoluti per il nostro torneo, i piccoli Charlie Moore e Payton Willis e il lungo Ryan Hawkins. La Estra è corta, (costruita con il 5+5), ha briciole di esperienza di questo campionato ma condivide con Cremona due doti importanti: ha un’identità precisa, e una personalità decisa.
Tutto questo per spiegare gli otto punti in classifica e il saccheggio di Milano, tutto questo per rimarcare quanto grave sarebbe, per la Gevi, sottovalutare la matricola toscana che domani sera (19:30) sarà ancora più corta (al Forum si è rotto Varnado, il suo sostituto Gerry Blakes sarà arruolabile dalla prossima gara), ma venderà cara la pelle come ha fatto in tutte le partite giocate in questo primo scorcio di stagione.
Pistoia non molla mai, ha dei tiratori in grado di spaccare o riprendere qualsiasi partita (Moore è secondo solo a Zubcic tra i cannonieri con 18.4, Willis ne aggiunge 16.7) e dei soldati bravi a dare intensità e fisicità alla difesa.
Funziona la Estra, come del resto funziona Napoli, e quello del PalaCarrara sarà un anticipo vibrante tra due squadre che sanno mettere i propri giocatori nelle condizioni ideali per esprimere il proprio talento. Sembrerebbe scontato, non lo è quasi mai.