Una sconfitta che riporta sulla terra la Gevi e che potrà essere utile per il futuro. Per larghi tratti del match la Virtus sembrava fare un altro sport. Una dimensione fisica sconosciuta alla Gevi che comunque ha provato a giocarsela. Il secondo periodo è stato determinante ed ha cambiato totalmente il destino della partita. 6 punti realizzati in 10 minuti condannano la Gevi a giocare negli ultimi due quarti solo per limitare lo svantaggio.

Coach Milicic (ph. Olivetti)

La squadra di Banchi al Palabarbuto è stata feroce, determinata e fisica. Una partita dall’intensità da Eurolega, Napoli purtroppo dimostra di non essere ancora salita a quel livello. Nonostante il blackout del secondo quarto la Gevi comunque ci ha provato, ma la differenza con la Virtus Bologna nel Monday night è stata troppo evidente. Differenza fisica, tecnica ma soprattutto di panchina. Banchi poteva pescare bene fino in fondo, mentre Napoli ha avuto poco e niente da chi è subentrato. In più Sokolowski e Pullen hanno giocato una gara nettamente sotto gli standard stagionali; in attacco Ennis è stato un buon direttore d’orchestra nel primo quarto, poi però si è messo in proprio forzando troppi uno contro cinque.

Milicic lavorerà soprattutto sulle spaziature in attacco e sui meccanismi offensivi. Una squadra di sistema come Napoli non può uscire troppo fuori dallo spartito in attacco come ha fatto contro la Segafredo. Sabato sera a Pesaro sarà interessante vedere come la Gevi avrà saputo reagire agli schiaffi subiti da Mickey&Co.