Scrivere dopo la netta vittoria della Gevi su Milano dovrebbe essere apparentemente facile, ma non lo è. Sono ancora in uno stato di shock emotivo. Quello che si è visto al PalaBarbuto è qualcosa che va oltre un semplice successo di campionato. L’EA7 è stata annichilita, distrutta ed umiliata. Così come Sassari la settimana scorsa. Milicic si è permesso anche il lusso di chiedere timeout a 30” dalla sirena mandando su tutte le furie Messina che a fine partita ha avuto un lungo conciliabolo con il tecnico croato per chiarirsi.

Sinceramente vedendo le esecuzioni dei giochi offensivi e l’intensità delle difese che si alternavano in modo vertiginoso sembrava che si giocasse a parti inverse. Napoli sembrava Milano e Milano sembrava Napoli. La Gevi è una squadra organizzata, allenata, di sistema. Questo tipo di pallacanestro l’ho sempre preferita, però per attuarla ci vuole un’idea, un progetto, la forza e la fortuna nella scelta dei giocatori. Quando si hanno capitali infiniti è facile reperire giocatori adatti. Napoli invece è stata brava a pescare e scegliere. Paziente ed oculata. Il budget è stato centellinato e investito in modo ponderato. C’è un team di persone che lavora h24 e che in maniera piramidale prende decisioni. La Gevi ha capito che per tenersi in vita e per darsi un futuro in questo basket moderno ci vuole una società organizzata. Una rivoluzione copernicana. Forse anche dolorosa da prendere. Il triumvirato Grassi-Tavassi-Amoroso è stato coraggioso questa estate facendo un passo indietro dopo la seconda salvezza consecutiva arrivata all’ultima giornata di campionato. Si è avvertita l’esigenza di fare qualcosa di diverso per sopravvivere in un mondo di squali.

Guardando il calendario si prospettava un avvio in salita. Invece sono arrivati due successi in fila che danno forza al progetto e permettono a Milicic di lavorare sempre duramente ma con grande serenità. L’intensità durante le sedute di lavoro è facilmente accettata da un gruppo di lavoro quando arrivano anche i risultati. Questa rivoluzione sta funzionando e recepire l’energia del PalaBarbuto avvertita contro i Campioni d’Italia di Milano è stato qualcosa di speciale. L’augurio è che questo tipo di lavoro porti continuità di risultati.