Confesso il mio peccato. Ero allo Stadio Maradona come inviato durante Napoli-Fiorentina ed in tribuna stampa durante la partita ero collegato con Verona a guardarmi Tezenis-Gevi. Ho goduto. La salvezza è stata una gioia inaspettata, per come si erano messe le cose nell’ultimo periodo. Questa settimana è stata fantastica. Le emozioni provate tra giovedì e domenica fino a notte inoltrata le porterò per sempre con me. La salvezza del NapoliBasket ha qualcosa di miracoloso. In trasmissione ed ogni volta che me lo chiedevano rispondevo sempre alla stessa maniera: “Difficile, ci vorrebbe un miracolo”. Dopo la sconfitta casalinga contro Brindisi ero caduto nel più cupo sconforto. Era una squadra allo sbando e proprio in quella partita abbandonata anche dal proprio pubblico – che invece era sempre stato vicino alla squadra. Vedevo il baratro e soprattutto non c’erano segni di reazione.

Coach Pancotto

Invece proprio a voler smentire gli scettici come me la Gevi ne ha vinte 5 nelle ultime otto e soprattutto tre partite consecutive sulla coda di questo campionato. Il successo contro la retrocessa Verona, giocandosela fino alla sirena, mi ha tolto il respiro. Una sofferenza interminabile, culminata in una impresa eccezionale.

Ora bisognerà pensare al futuro e farlo in maniera ponderata. Non sono solito dare consigli e certamente non lo farò adesso. Però Napoli è una società solida e con un progetto a lungo termine. Bisognerà provare a fare in modo che società e squadra siano bilanciate. Limare i dettagli e proseguire su questa strada. Le potenzialità per non essere una comparsa nella prossima serie A ci sono tutte. Napoli è una città che ha passione e quello che ho visto contro Pesaro al PalaBarbuto non lo dimenticherò facilmente. Se si unisce passione e competenza, insieme al budget, che è di buon livello, l’anno prossimo potremo divertirci. Il NapoliBasket non può salvarsi all’ultima giornata per il secondo anno consecutivo, un peccato ed uno spreco e poi ne va delle coronarie dei tantissimi appassionati.