Peggio non poteva andare. La sconfitta contro Brescia è stata solo un brutto preambolo ad una giornata di campionato che si è conclusa nella maniera peggiore visti i risultati delle dirette concorrenti. La salvezza sarà difficile da raggiungere. Ad oggi direi che ci vorrà un miracolo. Mancano però ancora sei partite e può succedere di tutto. La squadra gioca male e non ha identità tattica, questo è anche ovvio perché se l’avesse avuta, Napoli non sarebbe ingarbugliata in piena lotta per non retrocedere. Il talento c’è e lo dimostra la rimonta pazzesca e vana degli ultimi minuti di sabato sera al PalaBarbuto. Però per vincere bisognava essere perfetti e quando il tempo scorre è sempre più difficile essere perfetti. L’arbitraggio non è stato all’altezza, ma la sconfitta non è arrivata per colpa del terzetto in grigio. Il tecnico a Stewart purtroppo in termini di regolamento c’era ed è stato un peccato. Senza quel fischio la Gevi avrebbe ultimato la rimonta? Domanda che non ha senso neanche di essere posta visto che con i se ed i ma non si fa la storia.

Detto questo e senza voler essere paraculo devo dire che il popolo del PalaBarbuto è stato eccezionale. Credo che la rimonta sia arrivata anche grazie a chi è stato vicino nel momento più buio con urla di incitamento. Sono ragazzi giovani, con grande talento anche se mal amalgamato. Sentono che le cose non stanno andando bene e vorrebbero fare di più. Per questo sentire il sostegno del pubblico può fargli solo bene e per questo dico che sabato c’è stata una bellissima atmosfera al palazzetto. Certo per vincere occorre anche che la squadra la metta dentro, ma questo è un altro discorso.