Finalmente torna alla vittoria la Gevi che interrompe la serie di quattro sconfitte consecutive e prova a respirare a sette giornate dalla fine. La vittoria di Trento è importante ed ha un valore specifico molto alto. Oggi sarebbe virtualmente salva, ma la strada è ancora lunga ed impervia. La Gevi ha sofferto, ha lottato, ma soprattutto ha saputo gestire l’emergenza. Senza Zanotti e Young, in campo solo per 5 minuti, con rotazioni ridotte all’osso Howard si è preso il peso dell’attacco, ma anche Michineau e Williams sono stati preziosi. Sottolineare le prestazioni positive di due giocatori che spesso finiscono nel mirino della critica è importante. Durante la settimana la società ha fatto un lavoro strategico per cercare di cementare un gruppo che deve restare unito da qui alla fine del torneo. I risultati delle altre non aiutano e proprio per questo la vittoria di Trento potrebbe essere fondamentale. Poi vincere in trasferta è ancora meglio visto che non accadeva dal 23 ottobre 2022. La partita di Trento ha dimostrato che Young ed Howard insieme si disinnescano. Quando si dividono i minuti non riescono ad eccellere. Anche se a dire la verità Young non ha mai fatto vedere le sue reali capacità da quando è arrivato a Napoli. Alle volte sembra un corpo estraneo e forse per questo Pancotto lo tiene spesso fuori dalle rotazioni. Howard invece è sembrato più libero, libero anche di sbagliare ed avere questa libertà per un giocatore di striscia è fondamentale.

Jordan Howard, protagonista a Trento

Mancano sette partite e bisogna ripartire da questa vittoria. Bisogna farlo per un semplice motivo. La squadra è riuscita a tenere una solidità mentale ed una concentrazione per tutti i quaranta minuti. Questa è una cosa che conforta. Poi bisognerà limare un altro difetto, forse quello più grande di questa squadra. Bisognerà imparare a reagire agli schiaffi. Quando si prendono dei parziali negativi questa Gevi non si può permettere più il lusso di non rispondere con vigore, come purtroppo ha fatto in tutta la stagione.

La chiusura la vorrei fare sulla shitstorm che mi è piovuta addosso dopo il mio intervento su Basketime della settimana scorsa. Resto sempre della mia idea. Sabato sera contro Brescia chi viene al palazzetto dovrebbe sostenere per 40 minuti, poi quando la partita terminerà ognuno sarà libero di fare quel che vuole. Questa è ovviamente un auspicio, poi chi paga il biglietto può comportarsi come vuole, sempre nel limite di ciò che è consentito.