Se marzo era già stato “designato” come il mese chiave per il destino di Napoli e Scafati, lo è ancora di più oggi con una sconfitta in più da metabolizzare per entrambe, ed una partita in meno da giocare. Nulla può essere “decisivo” a 9 giornate dalla fine, e questo è chiaro, ma è fuori discussione che la trasferta reggiana della Gevi e il match interno con Sassari della Givova rappresentino due bivi importantissimi sul percorso che porta alla salvezza.

Qui Napoli

Passano per il PalaBigi, ancora una volta, le sorti del Napoli Basket, che sul parquet reggiano ha scritto pagine memorabili della sua storia (la famosa finale promozione del 2002) e che sempre lì, domenica alle 18:30, si giocherà punti pesantissimi in chiave salvezza. Punti preziosi ovviamente anche per la Unahotels di coach Sakota, che chiude la classifica della Serie A a -4 dalle sue più dirette avversarie e che con una sconfitta interna scivolerebbe ancor più a fondo vedendo ulteriormente ridimensionate le sue chance di mantenere la categoria. Sarà spareggio vero tra due squadre che fin qui hanno cambiato più volte faccia e che oggi, con 2/3 di stagione regolare già in archivio, non hanno ancora un’identità definita. Due “cantieri” Reggio e Napoli, guidati da due coach veterani subentrati in corso d’opera, e con dei giocatori importanti ancora da inserire e rodare. Se infatti la Gevi domenica scorsa ha fatto esordire Wimbush e sta ancora cercando gli equilibri giusti per esaltare le doti offensive di Young, la Unahotels ha appena gettato nella mischia il lungo Marcus Lee (11+10 all’esordio con Verona) ed è in apprensione per le condizioni di Senglin, che si è infortunato domenica scorsa alla quinta presenza in biancorosso. Il leader degli emiliani resta comunque l’eterno Cinciarini, 10.5 punti e 10.6 assist in controllo di quello che resta l’ultimo attacco della serie A. Con lui incisivo e in doppia cifra costante l’eclettico Olisevicius (11.5 punti) e il lungo americano con passaporto ungherese Hopkins, grande protagonista all’andata. A Fuorigrotta finì 73-67.

Qui Scafati

Sei vittorie ed una sola sconfitta per Sassari, oggi rampante pretendente al 4’ posto, percorso inversamente proporzionale per Scafati (una vittoria e sei sconfitte) che di questo torneo sembrava pronta a diventare una pericolosa outsider e che oggi si ritrova immischiata nella bagarre per la salvezza. Gli ultimi 2 mesi hanno ribaltato prospettive ed ambizioni di Banco di Sardegna e Givova che domenica (19:30) si ritroveranno al PalaMangano per un match importantissimo, soprattutto per i campani che in casa non possono più commettere passi falsi. Sarà esordio casalingo per Pino Sacripanti, sarà l’occasione per riscattare la brutta sconfitta interna rimediata con Trento prima della sosta che aveva portato alle dimissioni Attilio Caja, ma tornare al successo per Scafati non sarà di certo semplice contro una Sassari che ha rimontato la classifica a suon di centelli (2’ attacco del campionato, 1’ posto negli assist) e che può contare su un gruppo forte, coeso ed equilibrato (un solo cambio dall’inizio dell’anno, l’ex Stephens per Onuaku alla 6^ giornata). Il leader tecnico degli isolani è il play Gerald Robinson, giocatore di grande solidità, punti di riferimento costanti sono l’ala grande Bendzius (14.1 punti con il 37% abbondante dall’arco) e le guardie Jones, Kruslin (10.4 punti con il 53.8 da tre) e Dowe, tutti in doppia cifra di media. Ma Bucchi ottiene un contributo importante anche dai suoi “italiani”, con Stefano Gentile che resta un equilibratore per il reparto esterni e con Diop e Treier che danno consistenza alla rotazione dei lunghi.