Jacorey WilliamsJacorey Williams (ph. Ciamillo - Castoria)

Si torna in campo dopo 21 giorni, tre settimane in cui Napoli e Scafati hanno resettato e e aggiornato i loro sistemi in vista di un finale di stagione che le vedrà combattere fianco a fianco per la salvezza. Gli azzurri targati Gevi hanno inserito Wimbush e lavorato su nuovi assetti, i gialloblù hanno invece ritoccato regole e principi di gioco lavorando duro con il neo-coach Pino Sacripanti. Due cantieri.

Qui Napoli

La Gevi aspetta Varese (domenica ore 16), una delle grandi rivelazioni di questo torneo e senza dubbio la più costante. La squadra di Brase ha 20 punti in classifica, un’identità precisa e coerente che esalta le caratteristiche dei suoi giocatori ed un potenziale offensivo di primissimo livello. La Openjobmetis è infatti 1^ per punti realizzati e 3^ per assist, sfruttando il talento e la pericolosità perimetrale dei suoi giocatori americani (Colbey Ross è il faro con 16.9 punti, il 39% abbondante dall’arco e 6.9 assist) e l’impatto importante, nei numeri e nella sostanza, di un gruppo italiano che sta esaltando le doti di Guglielmo Caruso, 8.6 punti e quasi 4 rimbalzi in circa 16’ di impiego medio, e di Tomas Woldetensae, che di punti ne aggiunge 8.9 con 35% dai 6.75. La chiave, per una squadra che spesso e volentieri chiude i suoi attacchi entro gli 8 secondi, è l’ecletticità tattica di molti dei giocatori varesini, difficili da inquadrare per qualsiasi difesa. Napoli, con Wimbush nel motore e la possibilità di gestire dei quintetti più atletici e veloci, proverà a giocarsela ai ritmi di Varese, in una sfida che potrebbe regalare spettacolo al pubblico del PalaBarbuto.

Qui Scafati

Sarà invece un debutto di fuoco quello di Pino Sacripanti sulla panchina della Givova. Scafati è infatti attesa ad Assago (domenica ore 16:30) dall’Olimpia Milano, reduce tra l’altro da una vittoria-impresa in Eurolega ai danni della capolista Olympiakos. Sarà dura, durissima, e lo sanno bene i gialloblù che comunque in questo campionato hanno già vinto a Bologna, in casa della Virtus, dimostrando di avere esperienza e sangue freddoper potersela giocare anche in certi contesti. Doti che poi sono sfumate nell’ultimo periodo, quando Stone e compagni hanno gettato al vento almeno 3 partite che sembravano già indirizzate, derby compreso, entrando in una crisi di risultati che ha condotto poi alle dimissioni di Caja. La sosta è servita a coach Pino per conoscere i suoi giocatori e per ricaricarli a dovere, ma è stata importante anche per recuperare dai rispettivi acciacchi Logan e Stone, che saranno tra l’altro motivatissimi dal confronto con una big europea come Milano.